D.Lgs 231/2001 e Responsabilità d’impresa

Modello, nuovi reati e attività dell’Organismo di vigilanza

22-26 Novembre

Il D.Lgs 231/2001 prevede la responsabilità delle società per una serie di reati commessi a loro vantaggio da manager o dipendenti. L’impresa può andare esente dalle sanzioni se individua presidi organizzativi e tecnici, idonei a prevenire quei rischi, mediante l’adozione di un Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo e di un Organismo di Vigilanza. Negli anni recenti sono stati introdotti numerosi nuovi reati-presupposto, ampliando l’area di responsabilità degli enti; da ultimo, anche con riferimento a reati tributari. Oltre a dover aggiornare i modelli 231, quindi, le società devono migliorare le procedure e l’attività di prevenzione, soprattutto laddove la complessità e il carattere transnazionale dell’azienda renda più difficile l’individuazione delle aree di rischio. In questo ambito, è centrale il ruolo dell’Organismo di Vigilanza. Poiché il CFO è spesso il referente aziendale per le attività di prevenzione 231, è quantomai importante conoscere metodologie e tecniche di azione dell’OdV, pianificarne correttamente le attività e saperne valutare gli esiti, nella più ampia cornice della compliance aziendale.

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GDPR: La difesa e la protezione dei dati nelle imprese, nei gruppi societari e nelle multinazionali


18-22 Ottobre

Il 25 maggio 2018 è entrato in vigore in tutti i Paesi della UE il Regolamento UE n. 2016/679 relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, nonché alla libera circolazione di tali dati (di seguito, il “GDPR”). Tutti coloro che trattano dati personali nell’ambito delle proprie finalità istituzionali o commerciali, vale a dire i c.d. “Titolari del trattamento”, i quali agiscono direttamente o per il tramite dei c.d. “Responsabili del trattamento” o dei propri c.d. “Designati al trattamento”, hanno l’obbligo di uniformarsi alla nuova normativa, pena l’applicazione di pesanti e inasprite sanzioni. L’introduzione del GDPR ha sicuramente cambiato la prospettiva con la quale l’impresa deve affrontare il tema della privacy, imponendo per esempio la responsabilità del Titolare del trattamento (c.d. “accountability”) di definire le misure più adeguate tra tutte quelle possibili, e di garantire poi la conformità (c.d. “compliance”) dei trattamenti eseguiti. Ciò implica che l’impresa, oltre a prevedere delle misure di base (in applicazione del principio della c.d. “privacy by default”), dovrà adottare delle procedure modellate sulle necessità e caratteristiche specifiche del trattamento svolto all’interno della propria realtà (c.d. “privacy by design”). Tutto ciò con lo scopo di assicurare la protezione delle persone fisiche (i soggetti c.d. “Interessati”) nel trattamento dei propri dati personali. Poiché il CFO è spesso il referente aziendale nella più ampia cornice della compliance aziendale, è quantomai importante conoscere le caratteristiche del necessario adeguamento alla normativa privacy vigente, al fine di pianificarne correttamente le attività e saperne valutare gli esiti.

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Le competenze manageriali del CFO

Dal contesto strategico e di business al CFO come “persona”

17-21 Maggio

Il CFO, nel pianificare, dirigere e supervisionare le attività amministrative, finanziarie e di controllo direzionale ha ovviamente bisogno di approfondite conoscenze tecniche nei settori di sua specifica responsabilità. È un requisito necessario ma sicuramente non sufficiente nel momento in cui il CFO affronta sfide manageriali complesse ed è chiamato a gestire risorse umane qualificate e ad interfacciarsi con stakeholders interni ed esterni all’azienda sempre più esigenti. Alle conoscenze tecniche occorre quindi abbinare adeguate competenze manageriali. Il corso, partendo da un’analisi del contesto strategico e di business, del ruolo e delle funzioni del CFO italiano, vuole definire ed illustrare le competenze manageriali strategiche per i leader dell’area Finance.


La valutazione d’azienda

Analisi dei principali metodi di valutazione delle aziende

12 - 16 Aprile

Il contesto economico attuale aumenta le criticità legate ad una non adeguata dimensione aziendale. È quindi prevedibile uno sviluppo dei progetti di aggregazione aziendale nelle sue varie forme tecniche. Il CFO ha un ruolo strategico nelle operazioni straordinarie di questo tipo e, tra le altre cose, è chiamato ad intervenire nel processo di valutazione delle aziende coinvolte. Il corso prende in esame i più attuali criteri di valutazione e ad individuare gli elementi di giudizio che fanno sì che il risultato finale non sia frutto di un mero calcolo matematico. Una valutazione ben fatta si fonda, infatti, su un’analisi che va oltre i dati contabili e gestionali e che conduce ad un giudizio ragionato e motivato sulla situazione reale e sulla sua evoluzione. L’esposizione è accompagnata da casi pratici e da riferimenti alla realtà operativa.

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La finanza aziendale

Analisi dei flussi finanziari e rendiconto finanziario

22-26 Marzo

Il CFO ha precise responsabilità in merito all’aspetto finanziario della gestione, sia in fase di previsione, che di monitoraggio e di rendicontazione. L’analisi dell’aspetto finanziario delle attività aziendali può essere effettuata sia per mettere in rilievo le principali variabili che influiscono sul fabbisogno finanziario, sia per monitorare le condizioni di solvibilità dell’impresa nel breve/medio termine. Il corso vuole approfondire la dinamica dei flussi finanziari, la loro previsione, la determinazione del fabbisogno finanziario prospettico, partendo dal Business Plan aziendale e tenendo nella dovuta considerazione il punto di vista degli Istituti di credito. La trattazione include anche la tecnica di costruzione di un “cruscotto” che, a partire dal conto economico, dallo stato patrimoniale e dalla ipotesi di Business Plan, consenta di costruire in automatico il rendi-conto finanziario e di valutare l’adeguatezza dei flussi finanziari.

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Il Bilancio 2020

Novità e modalità di determinazione del reddito fiscale

22-26 Febbraio

Il corso è articolato in due parti. La prima si propone di analizzare gli impatti pratici della normativa relativa al Covid-19 sui bilanci OIC dell’esercizio 2020, approfondendo le aree di bilancio più influenzate da detta normativa.
La seconda vuole declinare in modo sistematico le principali differenze tra normativa contabile e fiscale con l’obiettivo di fornire ai partecipanti indicazioni utili alla determinazione del reddito fiscale. Il tutto con taglio pratico ed esemplificazioni.

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